Running uomo e donna: quali le differenze

Partiamo da un record mondiale di maratona (14 minuti di distacco):

  • Eliud Kipchoge, uomo: 2h 01’39”
  • Paula Radcliffe, donna 2h 15’25”

Nel 1967, invece, il gap tra uomini e donne sulla 42Km era di ben 57 minuti (Derek Clayton 2h 09’36”, Anni Pede-Erdkamp 3h 07’27”).

Intuiamo fin da subito che nonostante gli uomini restano più veloci, il divario si sta riducendo sempre più.

Ma perché mediamente gli uomini sono più veloci?

Possiamo affermare che gli uomini sono più veloci delle donne a causa della loro conformazione fisica. Infatti, qualora allenassimo nello stesso modo, un uomo e una donna, con uguali competenze fisiche e mentali, probabilmente sarà l’uomo ad andare più veloce.

Vediamo le principali differenze fisiche che si ripercuotono nei risultati di corsa:

L’uomo generalmente ha una minor percentuale di grasso e una maggior percentuale di tessuto muscolare (legato al testosterone), ciò comporta una maggior velocità in quanto possono contare su un’elevata forza muscolare e una maggiore spinta degli arti inferiori. I polmoni e il cuore degli uomini sono mediamente più grandi, quindi aumenta la portata sanguigna e l’afflusso di ossigeno ai muscoli. Inoltre a parità di sforzo, l’uomo consuma meno ossigeno della donna. Le braccia degli uomini sono, in media, più lunghe e questo nel gesto atletico della corsa è un dettaglio che conta. Hanno il bacino più alto e quindi anche il baricentro: ciò comporta una minor equilibrio ma anche un gesto atletico più efficiente rispetto alla donna. In compenso, le donne immagazzinano meglio il glicogeno, bruciano più grassi e sono meno soggette a tendiniti. Questo le avvantaggia quando si tratta di percorrere lunghe distanze. Bruciare grassi significa conservare scorte di glicogeno e quindi di energie. 

Detto ciò, non si esclude che una donna possa raggiungere e battere la prestazione di uomo, come già accaduto in passato. Nonostante le differenze fisiche enunciate, che non possono essere modificate, la performance dipende in larga misura dal tipo e la quantità di allenamento che ognuno di noi segue.